lunedì 11 aprile 2011

Ozono e raggi solari

L'ESA ( European Space Agency ) ha comunicato pochi giorni fa che il satellite Envisat ha rilevato dei livelli minimi record dello strato di ozono sopra il territorio euro-atlantico dell'emisfero boreale.


Questo record è una conseguenza di venti particolarmente intensi, chiamati vortice polare, che hanno impedito all'aria del Polo Nord a mescolarsi con la massa atmosferica delle latitudini medie. Si sono prodotte temperature tanto fredde e l'interazione tra la luce solare e l'aria ha causato il diffondersi di atomi di cloro e bromo che erodono l'ozono.
Era già successo nel 1997 che si registrassero delle temperature così basse dell'atmosfera sul Polo Nord. Ora i ricercatori studieranno il motivo per cui ci siano stati inverni molto rigidi nell'Artico e la relazione che ci potrebbe essere con il cambiamento climatico globale.
Il buco dell'ozono, cioè l'assottigliamento dello strato di ozono (ozonosfera), si è cominciato a registrare  dai primi anni 80.
La riduzione temporanea di questo strato dell'atmosfera è ciclica (accade ogni primavera nelle zone polari) ma quest'anno la diminuzione ha raggiunto valori record.


Come ci si può protteggere dai raggi solari?
Le scottature estive, dovute alla mancanza dell'uso di una qualche crema protettiva, oltre a irritare o addirittura ustionare la pelle sono molto pericolose perchè indicano una eccessiva esposizione al sole e quindi alle radiazioni ultraviolette (UV).
È necesario applicare una crema protettiva, anche se si è già abbronzati. Inoltre soprattutto le prime volte è bene esporsi ai raggi solari per poco tempo, meno di un'ora. Evitare di prender sole durante le ore "più calde", dalle 12 alle 15 circa.

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